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domenica 15 ottobre 2017

UNI. Arrivano a Padova gli stati generali della normazione ambientale

ARRIVANO A PADOVA GLI STATI GENERALI DELLA NORMAZIONE AMBIENTALE
Una riunione ISO per definire le linee guida strategiche per la gestione ambientale di prodotto

Padova, 15 ottobre 2017 - Dal 16 al 18 ottobre 2017 si svolgeranno presso l'Università di Padova i tavoli di normazione internazionale ISO (International Organization for Standardization) per la definizione delle linee guida strategiche per la gestione ambientale di prodotto dei prossimi anni. Trenta delegati provenienti da tutto il mondo si confronteranno su temi quanto mai attuali quali Il Life Cycle Assessment (Analisi del ciclo di vita) e le "impronte climatiche". L'UNI -Ente Italiano di Normazione- è rappresentato ai lavori ISO dal Centro Studi Qualità Ambiente dell'Università di Padova (CESQA), che coordina il prestigioso appuntamento patrocinato dal Ministero dell'Ambiente. 
CESQA (Centro Studi Qualità e Ambiente dell'Università di Padova) vanta una ricca esperienza nella ricerca pura e applicata per lo sviluppo di politiche di sostenibilità ambientale a livello internazionale e da più di 10 anni partecipa ai tavoli ISO come rappresentante per l'Italia.
Un evento prestigioso che fa dell'ateneo patavino un fulcro mondiale della ricerca nel campo delle scienze ambientali, una ricerca ora dedicata in particolare alle normative tecniche in tema di impronte e impatti ambientali durante tutte le attività umane e il ciclo di vita dei prodotti e dei servizi, a supporto della salvaguardia dell'ambiente e delle risorse naturali.
Antonio Scipioni, Direttore del CSQA, spiega: "i Tavoli ISO si concentreranno sulle metodologie tecnico scientifiche per le valutazioni delle impronte ambientali delle attività e dei prodotti, secondo la metodologia detta dell'LCA (Life Cycle Assessment o valutazione sul ciclo di vita), ovvero con una precisa verifica di tutti gli aspetti ambientali connessi, ma soprattutto durante tutto l'arco temporale degli effetti considerati sull'ambiente, prima, durante e dopo l'utilità umana."
Alessandro Manzardo, di CESQA - Dipartimento Ingegneria Industriale dell'Università di Padova nonché coordinatore del Gruppo di lavoro UNI "Gestione ambientale di prodotto", aggiunge: "in questa occasione si andrà a definire il quadro di riferimento con cui tutte le aziende impegnate nella salvaguardia dell'ambiente si dovranno confrontare. Si parlerà di come rendere più affidabili i risultati delle analisi di LCA oltre che di processi decisionali per minimizzare gli impatti ambientali dei prodotti e dei processi industriali."
Infatti troppo spesso attività e prodotti della civiltà contemporanea vengono valutati solo per i benefici immediati che danno allo sviluppo economico, senza pensare alle ripercussioni negative determinate dai suoi effetti sul lungo periodo, in termini di compromissione dell'ambiente o di sfruttamento irreversibile di risorse. "L'impronta che l'uomo lascia sul nostro pianeta dev'essere compatibile con il delicato equilibrio naturale", spiega ancora Antonio Scipioni. "Dovrebbe essere quindi più simile a un'impronta del piede sulla sabbia della spiaggia, del tutto reversibile, piuttosto che a quella di un escavatore che cava materiale per l'industria estrattiva."
L'impatto sull'atmosfera, in termini di emissioni di anidride carbonica data prevalentemente dalle fonti energetiche fossili, viene calcolato con la cosiddetta Carbon Footprint, o impronta di carbonio: tanto minore è l'impronta di un'attività umana, tanto maggiore è il contributo alla lotta ai cambiamenti climatici.
Ma, in abbinata, da qualche anno proprio CESQA è capofila degli studi di ricerca europei sulla Water Footprint, ovvero l'impronta di acqua, che guarda all'impatto sulle risorse idriche, sempre più a rischio per quantità e qualità. "Dai consumi per le attività antropiche alla depurazione delle acque, dalla conservazione dei ghiacciai alla tutela dei corpi idrici, l'acqua dolce è una risorsa assai limitata sul pianeta, esposta sia alle aggressioni umane per usi civili e produttivi, sia ai cambiamenti climatici, tanto che sempre più spesso anche i flussi migratori in vaste aree del pianeta sono ricondotti proprio alla carenza di acqua", annota Scipioni.
La riunione ISO di Padova – realizzata grazie alla collaborazione di partner quali AccrediaANBI(Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), Serenissima Ristorazione e Sammontana, tutti impegnati da anni insieme a CESQA ad incentivare una crescita ambientale sostenibile e intelligente - rappresenta un importante appuntamento destinato ad ampliare la rete internazionale di conoscenze tecniche e scientifiche all'avanguardia e la partecipazione attiva alla definizione di quegli standard cui tutti gli scienziati del mondo sono chiamati ad uniformarsi.
A Padova, dopo tre giorni di confronti, la sostenibilità ambientale potrà dire di aver fatto un altro passo avanti, segnando con una impronta, questa volta positiva, il futuro del nostro pianeta.


Chi è l'UNI
L'Ente italiano di normazione è un'associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, oltre 4.000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, realtà della Pubblica Amministrazione. 
Dal 1921 svolge attività di normazione tecnica in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico. 

Le norme sono documenti che definiscono le caratteristiche (prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo, servizio o professione, secondo lo stato dell'arte e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo. 

In estrema sintesi, sono documenti che specificano "come fare bene le cose" garantendo sicurezza, rispetto per l'ambiente e prestazioni certe. Il ruolo dell'UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, è stato riconosciuto dal Regolamento europeo n. 1025/2012 sulla normazione tecnica. UNI partecipa, in rappresentanza dell'Italia, all'attività di normazione internazionale ISO ed europea CEN.


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