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domenica 28 gennaio 2018

Apertura anno giudiziario 2018. Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari Stefanì all’inaugurazione dell’Anno giudiziario: «Mortificante lo stato in cui versa la Giustizia nel distretto barese: strutture fatiscenti, organici insufficienti e avvocati pagati talvolta meno di colf odogsitter».

 

Bari, 27 gennaio 2018 – «Lo stato in cui versa la Giustizia nel distretto barese è mortificante a pagarne le conseguenze, oltre chemagistratiavvocati e personale di cancelleria, sono i cittadini, sempre più sfiduciati nei confronti della giustizia in generale e delle sue diverse componenti, magistratura inclusa». In occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario del distretto di Bari ipresidente dell'Ordine degli Avvocati di Bari Giovanni Stefanì ha rappresentato nella propria relazione «una giurisdizione davvero mortificata a causa di una visione della Giustizia economicistica e volta al risparmio piuttosto che ad esaltarne l'insopprimibile funzione sociale al servizio del cittadino che, non così raramente, inizia a preferire strade più rapide ma illegali per far valere i propri diritti».

«Nel distretto barese – ha ammonito Stefanì la situazione èmortificante su tutti i fronti: dagli organici della magistratura e del personale di cancelleria allo stato in cui versano i tribunalidai tempi dei processi agli onorari legaliSu questo punto va evidenziato,purtroppo, come nel foro barese non manchino casi in cui, soprattutto per giudizi con patrocinio a spese dello Stato, siano state riconosciute liquidazioni di spese legali per il lavoro svolto mortificanti, quantificabili in circa sei euro all'ora, meno di quanto nella nostra città si riconosce a collaboratori domestici o dogsitter».

Sul tema dell'edilizia giudiziaria Stefanì ha ricordato che «ci sono quattro milioni di euro, già stanziati da tempo per le attività di manutenzione dei tribunali baresi che non si riescono a spendere a causa di procedure burocratiche che devono sottostare a logiche mortificanti per chi opera in Conferenza permanente; organismo che, peraltro, ha enormi difficoltà anche per pianificare banali interventi manutentivi nei palazzi di giustizia per la scarsa operatività e le esigue risorse a disposizione».

Il presidente dell'Ordine ha poi affrontato un altro tema mortificante per l'Avvocatura, in particolare «l'assenza di un ruolo decisionale all'interno della Conferenza permanentenella quale siamo relegati a semplici ospiti nonostante si prendano decisioni che ci riguardano direttamente, come l'edilizia giudiziaria. Questo nonostante già lo scorso anno il CSM si sia dichiarato favorevole a far divenire l'Avvocatura componente effettivo in queste Conferenze»

«L'auspicio – ha concluso Stefanì - è che mondo politico e istituzioni comprendano che un buon funzionamento della giurisdizione, per il quale l'Avvocatura offre costantemente contributi di idee e risorse,porta con sé maggiore giustizia sociale, rispetto delle regole, fiducia delle imprese e dei cittadini nei confronti dello Stato, investimenti e sviluppo del territorio».



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venerdì 26 gennaio 2018

Rapporto Censis 2017: è tutto oro quello che luccica?


Finalmente ci siamo!
Dopo anni caratterizzati da recessioni, crisi e paure di ogni tipo, l'economia italiana sembra essere giunta a un punto di svolta.
No, a dircelo non è il discorso di qualche politico di discutibile successo, ma il 51° rapporto Censis sulla situazione attuale del Paese. Dal rapporto, presentato a Roma il 1 dicembre presso la sede del CNEL, emerge un quadro abbastanza rassicurante, con consumi che aumentano e un'apparente stato di nuovo benessere. Tuttavia, come confermato dal professor Guido Crainz, l'Italia sembra quasi essersi "avvitata" su se stessa, alzando muri sociali ed economici davvero insormontabili, rifiutando tutto quello che viene percepito come "altro" rispetto al comune senso religioso o culturale.

Manca condivisione sociale, manca un progetto per il futuro e manca la percezione che tale ripresa possa realmente interessare anche gli anni a venire.
Ma alla luce di quanto detto finora, cosa resta effettivamente dell'idea di Welfare in un contesto che sembra essersi scollegato dalla realtà sociale?
A dire la verità, e contrariamente a quanto si possa pensare, sembrerebbe essersi affermato un persistente consenso sociale sul decisivo ruolo del Welfare per economia e coesione comunitaria.

Il welfare aziendale, e non solo, ha assunto una configurazione articolata in cui coesistono azioni e soggetti diversificati, investendo ambiti che fino a poco tempo fa venivano considerati alieni (uno tra tutti il mondo digitale come abbiamo già parlato in un precedente articolo).

Parliamo di pluralismo di soggetti, il welfare plurale è già tra noi, anche se il rapporto Censis non evidenzia quanto avvenuto nelle ultime leggi di stabilità che mutano, sia pure gradualmente, il panorama dei vari protagonisti del sistema welfare che generano nuove potenzialità occupazionali. (Fonte, Portale di Welfare Aziendale | Jointly: https://www.jointly.pro/2017/12/19/51-rapporto-censis-rapporto-sulla-situazione-sociale-del-paese-2017/)

A questo punto, una domanda: fino a quando il sistema italiano continuerà a considerare come "accessoria" l'idea di una politica di welfare più diffusa? Anche e soprattutto alla luce di una sempre maggiore caduta del concetto di condivisione sociale? Siamo davvero tanto miopi da non capire che una ripresa, con queste condizioni, è semplicemente una bomba ad orologeria pronta a esplodere alla minima scintilla?



giovedì 25 gennaio 2018

Streetwear Supreme vince causa contro la contraffazione in Italia: ordinato sequestro di 120.000 prodotti


25 gennaio 2018 - Nctm vince per il marchio Supreme in un'azione di contrasto alla contraffazione multi-giurisdizione  

Il team di proprietà intellettuale di Nctm, coordinato da Paolo Lazzarino, ha ottenuto una duplice vittoria in Italia e San Marino, contro una rete di società straniere dedite alla contraffazione del celebre marchio newyorkese di streetwear Supreme.

Il Tribunale di Milano ha confermato in primo e secondo grado cautelare i provvedimenti di inibitoria e sequestro. 

A San Marino è stato ottenuto un provvedimento cautelare di descrizione e sequestro. 

I due giudizi hanno portato complessivamente al sequestro di all'incirca 120mila prodotti, in quella che si configura come una delle più importanti operazione di enforcement civile degli ultimi anni.

Le decisioni hanno riconosciuto la notorietà del marchio Supreme, che di recente ha stipulato accordi di co-branding con marchi come Nike e Louis Vuitton ed è stato valutato dal Fondo Carlyle un miliardo di dollari.  

Supreme è stata assistita da Nctm Studio Legale con un team composto da Paolo Lazzarino, Martino Andreoni, Roberto Cesaro, Maddalena Moro, Margherita Banfi e Verdiana Spreafico.



Nctm Studio Legale
Con oltre 250 professionisti, 57 soci e 5 uffici operativi in Italia e all'estero (Milano, Roma, Bruxelles, Londra e Shanghai), Nctm è riconosciuto come uno tra i più importanti studi legali indipendenti italiani sia per dimensioni che per numero e rilevanza delle operazioni seguite. 

Caratterizzato da una corporate governance innovativa e trasparente, Nctm offre, a clienti nazionali e internazionali, assistenza in tutte le aree del diritto, attraverso team di lavoro multidisciplinari, costruiti sulle specifiche esigenze dell'assistenza richiesta.

L'approccio distintivo dello studio si traduce nei sei concetti cardine di leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza.

Alcuni recenti riconoscimenti ricevuti da Nctm Studio Legale:
·    Innovative law firm - Financial Times – 2016 / 2015 / 2014 / 2013 / 2012
·    Studio dell'anno – Diritto d'autore – Legalcommunity – 2016
·    Studio dell'anno – Privacy – Legalcommunity – 2016
·    Premio all'innovazione - – Legalcommunity – 2016

martedì 23 gennaio 2018

Normativa. Tre proposte di legge: Jacopo Fo lancia la sfida con People For Planet

Tre leggi in un Manifesto: la sfida del nuovo magazine di Jacopo Fo e Bruno Patierno.
Parte la campagna di "People For Planet", il giornale online dal 29 gennaio.
"Nel momento in cui tutti propongono di abolire leggi, noi andiamo in controtendenza e ne proponiamo addirittura tre".
Con una battuta Jacopo Fo lancia la sfida contenuta nel Manifesto di People For Planet,  il nuovo magazine online dal 29 gennaio, di cui è direttore creativo e ideatore insieme a Bruno Patierno.
Il giornale digitale vuole essere da subito una forza costruttiva e lancia tre campagne a tutela di consumatori, salute dei cittadini e ambiente.
Continua Fo: "Sono tre proposte di buonsenso, che vorremmo diventassero tre leggi e che costituiscono quello che abbiamo definito il Manifesto di People For Planet. In tanti ci stanno già sostenendo: Carlo Petrini, fondatore di Slow Food; giornalisti come Gad Lerner, Peter Gomez, Marco Travaglio; scrittori come Dacia Maraini; attori come Neri Marcorè e Paolo Rossi; scienziati come il fisico Valerio Rossi Albertini del Cnr e poi docenti universitari, musicisti, registi, professionisti di molti settori… E dal 29 gennaio potranno firmarlo tutti sul sito www.peopleforplanet.it ".
Le proposte di People For Planet riguardano l'istituzione di un controllo preventivo dei contratti standard rivolti al pubblico, per scoprire in anticipo clausole insidiose per i consumatori; l'adozione, anche in Italia, della distribuzione di farmaci sfusi, per evitare sprechi e il rendere obbligatorio il montaggio, sulle lavatrici, di un filtro anti microfibre, per ridurre l'inquinamento delle acque.
Il webmagazine "People For Planet":
People For Planet sarà on line dal 29 gennaio. Il giornale digitale, promosso dal Gruppo Atlantide, è rivolto ai cittadini interessati ai temi dell'ambiente, della sostenibilità e della solidarietà. "Sarà una piattaforma di condivisione e discussione" - spiega Jacopo Fo -  "un luogo in cui possano incontrarsi, confrontarsi e trovare sostegno gli individui che stanno costruendo il pianeta di domani".
Un magazine che sarà collettore di buone notizie, con sezioni dedicate al benessere e alla salute, all'arte e alla cultura, al viaggio e alla tecnologia, ricco di articoli e contributi video realizzati da collaboratori sparsi in tutta Italia.
Continua Fo: "Siamo solo ottimisti e curiosi. In questo momento molto delicato dell'evoluzione umana abbiamo visto la possibilità di creare qualcosa di nuovo e di utile. La rivoluzione digitale è appena iniziata e contemporaneamente il movimento solidale sta fiorendo in tutto il mondo. Una sorprendente moltitudine che si dedica alla solidarietà e all'arte e che ha capito che la tecnologia buona è un possente strumento per generare il cambiamento. Noi vogliamo contribuire a dar voce a questa moltitudine".
Il lancio:
L'appuntamento per la presentazione di People For Planet è lunedì 29 gennaio alle ore 11.00, a Napoli, nella sala Compagna di Castel dell'Ovo.
Alla conferenza stampa, organizzata in collaborazione con il Comune della città partenopea, parteciperà anche il Sindaco Luigi De Magistris, insieme agli ideatori del progetto Jacopo Fo e Bruno Patierno.

JACOPO FO:
Scrittore, teatrante, regista, disegnatore, è stato tra i fondatori del settimanale satirico "Il Male". Nel 1982 crea la Libera Università di Alcatraz, un centro culturale che è anche un agriturismo, un ristorante biologico, autoproduce energia elettrica da fonti rinnovabili, produce acqua calda dal sole e ha anche un orto sinergico.
La Libera Università di Alcatraz è stata per 35 anni anche un punto di incontro, di scambio e di discussione, la lista della novità che ha contribuito a far arrivare al successo è lunga: commercio etico, parto dolce, informazione sessuale, comicoterapia negli ospedali, "Cacao" il quotidiano delle buone notizie, gruppi di acquisto, biodiesel, riduttori del flusso dell'acqua dei rubinetti, lampadine a led. Oggi coordina insieme a Bruno Patierno il Gruppo Atlantide, una rete di società e individui impegnati nel sostegno a iniziative eco e socio compatibili
BRUNO PATIERNO
Nato a Castellammare di Stabia (Napoli). Dopo la Laurea in Giurisprudenza vince una borsa di studio per un MBA presso l'ISIDA di Palermo.

Prima docente e coordinatore di corsi di marketing del Formez, poi Direttore Centrale del Gruppo Databank, ha fondato e diretto diverse società di consulenza direzionale. Docente e autore di strumenti per la didattica per OECD, AISM, ISIDA, Confindustria, ICE, Formez, SOGEA, Università Federico II… Affianca alla consulenza per grandi imprese e enti la progettazione e il coordinamento di modelli di project design e la progettazione e il coordinamento di progetti di tutorship per le start-up e di divulgazione delle best practice per gli aspiranti imprenditori. In questo ambito ha coordinato e realizzato progetti per il MIUR, il Ministero della Difesa, RCS – Corriere della Sera, Regione Lombardia, Sviluppo Italia.

Oggi coordina insieme a Jacopo Fo il Gruppo Atlantide, una rete di società e individui impegnati nel sostegno a iniziative eco e socio compatibili.

REDAZIONE PEOPLE FOR PLANET:
Direttore Creativo: Jacopo Fo
Project Manager: Bruno Patierno
Direttore Responsabile: Sergio Ferraris
Direttore Editoriale: Sergio Parini
Direttore Video: Iacopo Patierno
Redazione: Simone Canova, Gabriella Canova, Maria Cristina Dalbosco
Consulente Editoriale: Mario Carfagna
Digital picture editing: Armando Tondo


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giovedì 18 gennaio 2018

OIC presenta Nuovo Codice Procedurale per le attività di gestione e tutela del credito

Le buone regole a garanzia di tutti.
Presentato il Nuovo Codice Procedurale dell'Osservatorio Imprese e Consumatori per le attività di gestione e tutela del credito.

Il Codice disciplina il trattamento dei dati, le attività di rintraccio, i contatti telefonici, le comunicazioni epistolari ed elettroniche, i contatti domiciliari, l'attività legale e la gestione delle contestazioni e dei reclami.

Presentato mercoledì 17 gennaio presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto in Roma nell'ambito dell'evento "Le buone regole a garanzia di tutti", il Nuovo Codice Procedurale dell'Osservatorio Imprese e Consumatori (OIC), nato per disciplinare in maniera compiuta e organica le attività di gestione e tutela del credito, al fine di garantire il rispetto dei diritti dei creditori e dei consumatori. 


Il settore della tutela del credito negli ultimi anni è stato, infatti, caratterizzato da una forte evoluzione che, tuttavia, non è stata accompagnata da un necessario aggiornamento delle norme risalenti al 1931 (Art. 115-120 TULPS). Il Codice Procedurale OIC ha quindi l'intento di colmare le lacune normative, attraverso regole di condotta e di gestione. 

Nel corso dell'evento, organizzato dall'Osservatorio Imprese e Consumatori (OIC), in collaborazione con CONFASSOCIAZIONI e con il patrocinio di ACMI (Associazione Credit Managers Italia), hanno partecipato Authority, Istituzioni, Associazioni di Consumatori ed Imprese che si sono confrontati su quali siano le buone pratiche da seguire per la gestione e la tutela del credito e sono state approfondite le novità contenute nel Nuovo Codice. 


Il testo, risultato di una proficua collaborazione tra il mondo delle imprese e delle Associazioni di Consumatori facenti parte di OIC, è stato redatto ai sensi di quanto previsto dall'art. 27 bis del Codice del Consumo e richiama in maniera costante e precisa il fondamento normativo attuale che regola le attività di gestione e tutela del credito (Art. 115-120 TULPS) comprese le novità legislative intervenute, a cominciare dalle disposizioni normative comunitarie ed emanate dal Garante della Privacy e dal Garante della Concorrenza e del Mercato. 


Il Nuovo Codice Procedurale disciplina nello specifico: il trattamento dei dati; le attività di rintraccio; i contatti telefonici; le comunicazioni epistolari; le comunicazioni elettroniche; i contatti domiciliari; l'attività legale; la Gestione delle contestazioni e dei reclami. 


"Il settore della tutela e gestione del credito – ha dichiarato il Presidente dell'Osservatorio Imprese e Consumatori, Antonio Persicirappresenta un'attività utile e necessaria sia per il creditore, sia per il debitore, ma che purtroppo è ancora regolata da una normativa obsoleta. Il Nuovo Codice Procedurale OIC è stato quindi concepito proprio per far fronte all'assenza di una normativa aggiornata e rappresenta l'armonizzazione tra due interessi solitamente contrapposti, quello delle imprese e quello dei consumatori, che hanno trovato un'unica strada nata dalla condivisione di principi orientati non più alla convenienza di una sola parte, ma al bene comune.
OIC si occupa da tempo di tutela del credito, nella stesura del Codice sono dunque stati richiamati tutti i contributi pregressi, declinati nei diversi convegni istituzionali e nei disegni di legge in tema di gestione e tutela del credito, ai quali OIC ha collaborato, e che contiamo possano diventare legge ripresentati nella prossima legislatura per dotare, finalmente, l'intero settore di strumenti virtuosi e condivisibili
".
OIC – Osservatorio Imprese e Consumatori
Rappresenta il punto di incontro tra il mondo delle imprese e la tutela del consumatore, il suo scopo primario è di definire e aggiornare le buone pratiche per migliorare, in ogni comparto, la collaborazione tra imprese e consumatori. 

Ha inoltre il compito di strutturare percorsi formativi, con particolare riferimento al comparto della gestione e tutela del credito e del Contact Center, nonché di proporre ogni strumento utile per riconciliare imprese e consumatori creando regole giuste perché favorevoli ad entrambe le parti. 

OIC comprende 10 Associazioni di Consumatori (AECI, Assoutenti, Associazione Utenti Servizi Radio Televisivi, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Konsumer Italia, Lega Consumatori e U.Di.Con.).


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