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giovedì 30 novembre 2017

URANIO, M5S: "BUONA NOTIZIA ACCOGLIENZA EMENDAMENTO COMMISSIONE. VIGILEREMO CHE NON SPARISCA ALLA CAMERA"

URANIO, M5S: "BUONA NOTIZIA ACCOGLIENZA EMENDAMENTO COMMISSIONE. VIGILEREMO CHE NON SPARISCA ALLA CAMERA" 

Roma, 30 novembre 2017 - «È una buona notizia l'accoglimento da parte della Commissione bilancio del Senato  delle disposizioni sui poligoni militari promosse dalla commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito.  La disposizione, inclusa nella legge di bilancio, prevede l'obbligo dei comandanti responsabili dei poligoni militari di tenere un registro sull'esercitazioni effettuate in cui siano annotati, l'arma o il sistema d'arma usati, il munizionamento utilizzato, la data dello sparo e i luoghi di partenza e arrivo dei proiettili»: lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle Gianluca Rizzo e Giulia Grillo, componenti della Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito.

«L'obbligo di recuperare i residui del munizionamento impiegato, l'adozione di un monitoraggio permanente di tutte le matrici ambientali in relazione alle attività svolte nel poligono – proseguono i deputati – la trasmissione all'Arpat e ai Comuni interessati di tutta questa documentazione rappresenta un decisivo passo in avanti per la tutela della salute dei militari e delle popolazioni che vivono intorno ai poligoni».

I deputati, che hanno presentato un emendamento analogo al Decreto Fiscale alla Commissione Bilancio della Camera, ricorda come  «ci siano forze che ancora si oppongono all'adozione di norme stringenti su questi temi, talmente forti che un primo emendamento era stato  la scorsa settimana avanzato dal relatore del DL fiscale al Senato per misteriosamente sparire tanto da risultare ritirato. Speriamo adesso che non avvenga altrettanto per questo approvato dalla commissione  nella legge di Bilancio».

«Per evitare ogni ulteriore colpo di mano – concludono – vigileremo perché la nuova disposizione sia effettivamente trasformata  in legge dello Stato». 




sabato 25 novembre 2017

Normativa. #StopGlifosato: lunedì l'ultima occasione per salvaguardare salute dei cittadini e ambiente

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TRA 2 GIORNI ULTIMA OCCASIONE DEI GOVERNI EUROPEI SUL GLIFOSATO.

Crescono le adesioni alla Coalizione italiana #StopGlifosato: è segno che i cittadini hanno preso posizione in maniera inequivocabile per un NO al diserbante subito.
Lunedì presidio a Bruxelles della Coalizione europea #StopGlyphosate.
Lunedì 27 si riunisce il Comitato d’appello che dovrà decidere sul rinnovo o meno dell’autorizzazione all’uso del glifosato in Europa. Se la struttura composta dai Governi europei non riuscirà a trovare una posizione a maggioranza qualificata, la decisione passerà alla Commissione Europea. Sul campo rimangono quindi parecchie opzioni (rinnovo per 5 anni e poi verifica, come richiesto dalla Commissione UE; rinnovo per 3 anni come proposto da Francia e Italia; stop immediato alla proroga).

“Si tratta di una situazione di impasse che la dice lunga sulle diverse pressioni a cui è sottoposta l’Europa sulla questione glifosato e comunque sull’uso di tutti i pesticidi”, dice Maria Grazia Mammuccini, portavoce della Coalizione #StopGlifosato di scu fa parte anche Slow Food Italia. “Da una parte la fortissima spinta dei cittadini e dei movimenti ambientalisti di tutta Europa, appoggiati da una parte del mondo dell’agricoltura e da quello della ricerca indipendente. 

Dall’altra, le pressioni delle lobby agrofarmaceutiche e di chi pensa sbagliando che solo la chimica può fornire cibo alla popolazione mondiale e dare reddito agli agricoltori. È vero il contrario: l’uso dei pesticidi di sintesi – che ha portato spesso all’abuso – ha smesso di essere conveniente: colpisce la fertilità della terra, la nostra salute e quella dell’ambiente”.  

In queste ultime settimane, la Coalizione italiana #StopGlifosato è passata da 45 a 52 aderenti, con l’arrivo dell’adesione di un soggetto istituzionale come ARSIAL (l’Agenzia per lo sviluppo agricolo della Regione Lazio) e di sei associazioni; Kyoto Club, presieduto da Catia Bastioli; Coordinamento Zero OGM; GIGA; GIROS - Gruppo italiano ricerca orchidee spontanee; Guardia Rurale Auxilia; Ecofuturo, il festival organizzato da Jacopo Fo. “Un allargamento - quello determinato dall’arrivo di sette nuovi soggetti- che dà il senso della crescita di consenso da parte dei cittadini”, commenta Mammuccini. 

“Un consenso che dovrà pesare sul tavolo dei negoziati: finora l’Italia, grazie all’impegno dei ministeri delle Politiche Agricole, della Salute e dell’Ambiente, ha fatto parte del fronte dei Paesi che ha spinto per l’uscita più veloce possibile dal glifosato. Una storia – conclude la portavoce della Coalizone – che ha avuto anche il grande merito di sollevare il velo sui vari conflitti di interesse tra istituzioni di ricerca, decisori e produttori di agrofarmaci”.

Lunedì 27 novembre alle 12:30 presso la rotonda Schuman a Bruxelles è previsto un presidio della Coalizione europea #StopGlyphosate con l'evento "tira la corda" per ricordare alla Commissione Europea che qualsiasi ipotesi di rinnovo dell'autorizzazione per l'uso del diserbante glifosato è inaccettabile per i cittadini europei. All'inizio di questa settimana la Coalizione europea #StopGlyphosate aveva presentato la European Citizens Initiative (ECI) sul divieto del glifosato direttamente al Parlamento Europeo. 

Molti parlamentari hanno sostenuto le richieste della Coalizione di Associazioni e comitati dei cittadini per una immediata eliminazione totale del glifosato, l'unica decisione accettabile e coerente con la richiesta di oltre 1,3 milioni di cittadini europei che hanno sottoscritto la petizione ECI. 

Come Coalizione italiana #StopGlifosato auspichiamo che lunedì prossimo il nostro messaggio sia ascoltato e sostenuto da una maggioranza qualificata di paesi UE al tavolo dei negoziati.

Per essere sempre informato sulle attività della Campagna StopGlifosato seguici su Facebook, 
(hashtag #StopGlifosato)

Aderiscono alla Coalizione italiana #StopGlifosato: ACP-ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI - AIAB -  ANABIO- APINSIEME – ARSIAL- ASSIS - ASSOCIAZIONE PER L’AGRICOLTURA BIODINAMICA - ASSO-CONSUM – ASUD – AVAAZ - CDCA – Centro Documentazione Conflitti Ambientali - CONSORZIO DELLA QUARANTINA – COORDINAMENTO ZERO OGM- COSPE ONLUS - DONNE IN CAMPO CIA LOMBARDIA – ECOFUTURO- EQUIVITA - FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO – FEDERBIO - FEDERAZIONE PRO NATURA - FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA - FIRAB – GIGA – GIROS - GREEN BIZ - GREEN ITALIA - GREENME – GREENPEACE – GUARDIA RURALE AUXILIA – KYOTO CLUB - IBFAN- ITALIA - IL FATTO ALIMENTARE- IL TEST - ISDE Medici per l’Ambiente - ITALIA NOSTRA – LEGAMBIENTE – LIFEGATE - LIPU-BIRDLIFE ITALIA - MDC-MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO - NAVDANYA INTERNATIONAL - NUPA-NUTRIZIONISTI PER L’AMBIENTE - PAN ITALIA – PesticideAction Network - REES-MARCHE - SLOW FOOD ITALIA - TERRA NUOVA - TOURING CLUB ITALIANO - UNAAPI-UNIONE NAZIONALE ASSOCIAZIONI APICOLTORI ITALIANI – UPBIO - VAS-VERDI AMBIENTE E SOCIETA’ - WWF ITALIA - WWOOF-ITALIA

giovedì 23 novembre 2017

Normativa: Diritto d’autore, Bonomo (Pd): la creatività vale, valorizziamola

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Diritto d'autore, Bonomo (Pd): la creatività vale, valorizziamola


Domani venerdì 24 novembre ore 9:30 sala Nilde Iotti Camera dei Deputati incontro fra i principali player del mercato dei diritti d'autore

"Il percorso di rinnovamento è ancora all'inizio: molte sfide attendono tutti gli operatori di un settore che ha visto negli ultimi anni una vera e propria rivoluzione tecnologica. Per affrontarla e trarne benefici abbiamo bisogno di strumenti normativi moderni ed efficaci. Quanto fatto finora è un passo avanti, ma molto ancora resta da fare e bisogna farlo con la collaborazione di tutti, senza difendere rendite di posizione ormai anacronistiche, ma anche senza sacrificare un secolo di storia, di esperienza e di best practice. Quello che più conta è garantire a tutti i livelli gli autori, che con il loro lavoro aiutano il progresso culturale del nostro Paese. Ecco perché abbiamo scelto questo titolo: essere tutelato e protetto è il vero diritto di ogni creativo e uno stato moderno lo deve garantire in ogni modo. La creatività è un valore: valorizziamola". 

Lo dichiara la deputata Pd, Francesca Bonomo, prima firmataria di una proposta di legge sul riordino del diritto d'autore recepita nel Dl Fiscale e organizzatrice dell'incontro "#dirittidautore: la creatività vale, valorizziamola" che si terrà domani presso la Sala Nilde Iotti della Camera dei Deputati.

"Dall'approvazione del decreto fiscale al Senato le regole per la gestione della raccolta dei diritti d'autore sono cambiate - spiega la deputata Pd Bonomo -. Il regime di monopolio legale è stato superato e anche l'Italia si è allineata alle legislazioni degli altri stati europei. 

Domani nella sala Nilde Iotti della Camera dei Deputati incontreremo i principali player del mercato dei diritti d'autore per analizzare insieme cosa cambia dopo il recepimento della Direttiva Europea 26/2014 e la conseguente riforma del settore".

Domani saranno presenti Tommaso 'Piotta' Zanello che da sempre ha seguito la nostra attività; i produttori teatrali Marioletta e Ferdinando Bideri; gli attori Melania Giglio, Giordano Petri e Alessandro Asfaldo. Il cantante Emiliano Wufer ed il giovane direttore artistico Teatrale Daniele Salvo.

Dopo i saluti iniziali, nel primo panel si confronteranno giuristi e politici. Modererà l'incontro Andrea Romano, direttore di Democratica e deputato Pd. Si alterneranno Mario Franzosi, professore e avvocato, esperto di diritto industriale e intellettuale italiano, Gustavo Ghidini, Professore di Diritto industriale, Luca Scordino, avvocato e consigliere di gestione SIAE, Guido Scorza, avvocato e docente di diritto delle nuove tecnologie. Sono inoltre previsti interventi dell'eurodeputato Brando Benifei e di altri esponenti della politica e delle istituzioni. Il secondo panel è invece interamente dedicato agli operatori di settore. 

Con la moderazione del giornalista e autore Giorgio Caroli si confronteranno: Giuseppe Abbamonte, Direttore del dipartimento di Media policy della DG Connect; Antonio Nicita, componente AGCOM; Gaetano Blandini DG SIAE; Davide D'Atri, Ceo di Soundreef; Stefano Selli, Direttore delle relazioni istituzionali Italia, Mediaset e Stefano Ciullo, Responsabile European Affairs Sky Italia. A rappresentare il governo, infine, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei,Sandro Gozi.



Per gli accrediti stampa è possibile registrarsi all'indirizzo: dirittidautore24novembre@gmail.com



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sabato 18 novembre 2017

Normativa. #FaidaFiltro Si approvi subito la legge che vieta le microplastiche nei cosmetici

#FaidaFiltro, si approvi subito la legge che vieta le microplastiche nei cosmetici

L'appello lanciato dalle associazioni ambientaliste già sottoscritto da molte personalità del mondo della ricerca scientifica, dello spettacolo, dello sport, del mondo produttivo e dai rappresentanti delle aree protette italiane. 

Tra i primi firmatari Piero Angela, Giovanni Soldini, Luca Mercalli, Andrea Camilleri. 

Ecco i risultati dell'indagine preliminare MedSharks/CleanSeaLife sulla presenza di microplastiche nei cosmetici in vendita in Italia riguardante 81 prodotti di 37 aziende cosmetiche che contengono polietilene.

Saponi, creme, gel, dentifrici: sono tantissimi i prodotti cosmetici in commercio che contengono al proprio interno frammenti o sfere di plastica di dimensione inferiori a 5 millimetri. 

L'industria cosmetica utilizza, infatti, microplastiche come agente esfoliante o additivo in diversi prodotti di uso quotidiano. 

Quello che molti consumatori ignorano è che queste microplastiche non vengono trattenute dai sistemi di depurazione e finiscono così direttamente in mare. Le microplastiche generano un inquinamento incalcolabile e irreversibile. 

Lo stesso Rapporto Frontiers 2016, rilasciato dall'UNEP, inserisce l'inquinamento da microplastiche negli oceani tra le sei minacce ambientali emergenti. Molti studi confermano che una volta in mare queste vengono ingerite dalla fauna, assieme alle sostanze tossiche accumulate. Il rischio è anche lo squilibrio della catena alimentare: pesci e molluschi contaminati da plastica e inquinanti possono finire così sulle nostre tavole.                

Per questo Marevivo, Legambiente, Greenpeace, Lav, Lipu, MedSharks e WWF, lanciano l'appello #Faidafiltro, per chiedere al presidente del Senato Pietro Grasso e a tutti i Senatori di approvare al più presto la proposta di legge per la messa al bando delle microplastiche nei cosmetici, già licenziata dalla Camera un anno fa. Le associazioni chiedono di seguire la strada già tracciata da molti altri paesi che si stanno adoperando per implementare normative adeguate contro questi inquinanti, tra cui gli Stati Uniti, che hanno proibito la produzione di cosmetici contenenti microplastiche da luglio 2017.

L'appello – presentato questa mattina a Roma nella Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica alla presenza di Rosalba Giugni, presidente Marevivo; Stefano Ciafani, direttore generale Legambiente; Eleonora de Sabata, presidente MedSharks; Giuseppe Marinello, presidente commissione ambiente del Senato; Ermete Realacci, presidente commissione ambiente della Camera – ha già visto l'adesione di molte personalità del mondo della ricerca scientifica, dello spettacolo, dello sport, del mondo produttivo: da Maria Cristina Fossi, esperta mondiale dell'interazione delle microplastiche sulla fauna marina, al fisico Valerio Rossi Albertini; da Piero Angela a Don Luigi Ciotti; da Giovanni Soldini a Licia Colò; da Neri Marcorè a Nicola Piovani. Non mancano all'appello i Parchi nazionali e le Aree marine protette e neanche l'industria: dal Presidente di Corepla agli amministratori delegati di Novamont Spa, Weleda Italia, L'Erbolario e Lush Italia, tra gli altri. C'è anche il comparto pesca rappresentato dall'Alleanza delle Cooperative Italiane - Settore pesca e da Mareblu.

"Oggi il tema dei rifiuti in mare e sulle spiagge è una delle nuove emergenze a livello globale e la plastica è la maggiore componente – denunciano le associazioni ambientaliste promotrici dell'appello -. Si stima che ogni anno finiscano nel mare e negli oceani 8 milioni di tonnellate di plastica e, secondo le Nazioni Unite, se non si interviene subito nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci. Quello che ci preoccupa è poi l'inquinamento invisibile e incalcolabile legato alle microplastiche. Le fonti sono diverse, comprese le migliaia di microparticelle di plastica contenuti nei prodotti per la cosmesi che ogni giorno arrivano in mare direttamente dagli scarichi. Una fonte questa, che si può eliminare da subito, mettendone al bando l'utilizzo".

Per quanto sia solo una delle fonti di inquinamento da marine litter, secondo una ricerca di Eunomia, le microplastiche contenute nei cosmetici rappresentano comunque una sorgente non trascurabile stimata tra duemila e novemila tonnellate di particelle rilasciate ogni anno.
                                              
"Sono molti i Paesi che si stanno adoperando per implementare normative adeguate, tra cui gli Stati Uniti, che hanno proibito la produzione di cosmetici contenenti microplastiche da luglio 2017. In Europa, Francia e Regno Unito stanno andando nella stessa direzione – si legge ancora nell'appello -. Alla luce di tutto questo non è più possibile rinviare l'approvazione della norma, sollecitata da Marevivo e Legambiente e nata da una proposta di legge di Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera, per la messa al bando delle microplastiche nei cosmetici approvato alla Camera il 25 ottobre 2016, e da un anno ancora in attesa di approvazione al Senato".

Per l'occasione sono stati anche presentati i risultati preliminari dell'indagine sulla microplastica contenuta nei prodotti cosmetici in vendita in Italia realizzata dall'associazione MedSharks con il supporto tecnico del CNR ISMAC Biella, Università del Salento e Università degli Studi Roma Tre. Lo studio rientra nell'ambito del progetto di sensibilizzazione sui rifiuti marini Clean Sea Life, progetto co-finanziato dal programma LIFE della Commissione Europea e ha come capofila il Parco Nazionale dell'Asinara.

L'inchiesta si è concentrata sul polietilene (PE) che, secondo l'Associazione europea dei produttori cosmetici Cosmetics Europe, rappresenta il 94% delle microplastiche contenute nei prodotti cosmetici.

La ricerca è stata condotta finora su un campione casuale di 30 punti vendita (profumerie, farmacie, parafarmacie e supermercati) in otto regioni italiane, e ha riguardato 81 prodotti di 37 aziende cosmetiche che contengono polietilene. La maggior parte (circa l'80%) è costituita da prodotti da risciacquo: esfolianti per corpo e viso, saponi struccanti e un prodotto antiforfora. Il polietilene è presente anche in creme per donna e per uomo. In metà di questi prodotti, il polietilene è inserito nelle prime quattro posizioni degli ingredienti, dopo l'acqua. Alcuni fra i prodotti con la maggior concentrazione di polietilene sono in vendita anche negli scaffali dei prodotti naturali ed esaltano una particolare attenzione per l'ambiente. 

L'analisi quantitativa eseguita dal CNR ISMAC di Biella su un prodotto che elencava il polietilene come principale ingrediente dopo l'acqua, ha stimato una media di 3.000 particelle di plastica di dimensioni fra i 40 e i 400 micron per ogni ogni millilitro di prodotto: in un flacone da 250ml sarebbero quindi presenti 750.000 frammenti di polietilene, per un peso totale di 12 gr.

Nel corso dell'indagine in questo, come in altri due prodotti, il polietilene è stato sostituito da prodotti naturali quali silica e perlite.

Firmatari appello #FaidaFiltro

Associazioni ambientaliste

Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia
Rossella Muroni, Presidente Legambiente
Fulvio Mamone, Presidente LIPU
Gianluca Felicetti, Presidente LAV
Rosalba Giugni, Presidente Marevivo
Eleonora de Sabata, Presidente MedSharks
Fuoco Pratesi, Presidente Onorario WWF
Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo Greenpeace Italia

Ricerca/Scienza/Università

Stefano Aliani, Responsabile Istituto Scienze Marine del CNR di Lerici
Antonella Arcangeli, ISPRA - Dip. Difesa della Natura, Servizio tutela della biodiversità
Giandomenico Ardizzone, Prof. di Ecologia, Università La Sapienza di Roma
Ferdinando Boero, Prof. di Zoologia e Biologia Marina, Università del Salento
Nicolò Carnimeo, Prof. Diritto della navigazione e del trasporto, Università degli Studi di Bari e scrittore
Cristina Corazza, Sub Commissario ENEA
Cesare Corselli, Prof. Dipartimento di Scienze dell'ambiente e del territorio e di scienze della terra, Università degli Studi di Milano Bicocca
Maria Cristina Fossi, Prof. Dipartimento Scienze fisiche, della Terra e dell'ambiente,
Università degli studi di Siena
Emmanuele Emanuele, Presidente Fondazione Terzo Pilastro Italia- Mediterraneo
Marco Faimali, Responsabile ISMAR-CNR Istituto di Scienze Marine di  Genova
Antonio Mazzola, CONISMA
Loris Pietrelli, ricercatore ENEA
Giuseppe Notarbartolo di Sciarra, Thetys
Enzo Pranzini, Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Firenze
Giulio Pojana, Prof. Università Ca' Foscari di Venezia
Francesco Regoli, Vice Direttore Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente, Università Politecnica delle Marche
Leonardo Tunesi, ISPRA - Capo Area Tutela Biodiversità Habitat e Specie Marine Protette
Valerio Rossi Albertini, Fisico
Plastic Busters

Personalità

Pino Ammendola; Gianfranco Amendola; Piero Angela; Bruno Arpaia; Bandabardò; Leonard Bundu; Giusy Buscemi; Andrea Camilleri; Luca Carboni; Alessandro Cecchi Paone; Don Luigi Ciotti; Licia Colò; Debora Caprioglio; Leonardo Ferragamo; Maria Cristina Finucci; Staffan De Mistura; Tessa Gelisio; Roberto Giovannini; Manuela Kustermann; Marisa Laurito; Neri Marcorè; Mita Medici; Luca Mercalli; Jan Michelini; Roy Paci; Alfonso Pecoraro Scanio; Piero Pelù; Nicola Piovani; Folco Quilici; Federico Rampini; Alberto Luca Recchi; Edo Ronchi; Beppe Rovera; Paola Saluzzi; Giovanni Soldini; Filippo Solibello; Dario Vergassola; Francesca Vettori; Alessandro Preziosi.

Aree protette

Giampiero Sammuri e Tore Sanna, Presidente e Vicepresidente di Federparchi
Tommaso Pellegrino, Presidente Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni
Franca Zanichelli, Direttrice Parco nazionale Arcipelago Toscano
Stefano Feri, Presidente Parco nazionale Arcipelago Toscano
Vittorio Alessandro, già Presidente Parco nazionale delle Cinque Terre
Patrizio Scarpellini, Direttore Parco nazionale delle Cinque Terre
Salvatore Livreri Console, Direttore Area marina protetta Isola di Ustica
Attilio Licciardi, Sindaco di Ustica e Presidente Area Marina Protetta Isola di Ustica
Antonino Miccio, Direttore Area marina protetta di Punta Campanella e dell'AMP Regno di Nettuno
Remì Calasso, Presidente Area marina protetta di Porto Cesareo
Maurizio Gubbiotti, Presidente di RomaNatura
Stefano Donati, Direttore Area marina protetta Isole Egadi
Pierpaolo Congiatu, Direttore Parco nazionale dell'Asinara e dell'AMP Isola di Asinara
Corrado Michele, Presidente Area marina protetta Portofino
Alessandro Ciccolella, Direttore Area marina protetta Torre Guaceto
Augusto Navone, Direttore Area marina protetta Tavolara Capo Coda Cavallo
Fabrizio Atzori, Direttore dell'Area marina protetta di Capo Carbonara

Aziende/Alleanze

Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI) – Settore Pesca
Alessandro Andreanelli, Amministratore delegato Lush Italia
Catia Bastioli, Amministratore delegato Novamont SpA
Franco Bergamaschi, fondatore e amministratore delegato L'Erbolario
Giulio Bonazzi, Presidente e Amministratore delegato Aquafil SpA
Angelo Bonsignori, Presidente IPPR - Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo
Antonello Ciotti, Presidente Corepla
Francesco Ferrante, vicepresidente Kyoto Club
Paola Giacomini, Amministratore delegato Weleda Italia
Marco Scarpis, Amministratore delegato Mareblu
Marco Versari, Presidente Assobioplastiche
  
 

  Ufficio Stampa Marevivo
  Lungotevere A. da Brescia - Scalo de Pinedo
  00196 Roma
  tel. +39 063202949
  


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venerdì 17 novembre 2017

ENERGIA. SEN: ASSOCIAZIONE EBS, NORME INSUFFICIENTI


STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE, EBS: POCHE PROSPETTIVE PER LE BIOMASSE SOLIDE

Tonon: "Norme insufficienti, anche il ruolo delle agro-energie deve essere più centrale"


Roma, 17 novembre 2017. "È stato presentato ufficialmente dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dai ministri Calenda e Galletti lo scorso venerdì 10 novembre, il provvedimento con il quale è stata approvata in modo definitivo la Strategia Energetica Nazionale (SEN). 
Il documento contiene obiettivi ambiziosi, condivisi dall'Associazione Energia da Biomasse Solide (EBS), ed è un passaggio fondamentale per il ruolo, presente e futuro, delle fonti rinnovabili in Italia. 
Tuttavia, la posizione espressa nella SEN relativamente alla nostra tipologia di impianti è nettamente negativa. Non è previsto alcuno sviluppo per le biomasse e le agro-energie, ma solo un tentativo di mantenimento della potenza installata. Siamo convinti che si possa ulteriormente rafforzare il contributo delle biomasse per la produzione di energia elettrica e calore."
Con queste parole Simone Tonon, presidente dell'Associazione EBS, commenta il via libera arrivato lo scorso venerdì da parte del Governo al piano da 175 miliardi di euro per la crescita sostenibile.
EBS - che raggruppa più della metà degli operatori del settore, con una potenza complessiva installata di oltre 280 MW e un impiego di quasi 3 milioni di tonnellate annue di biomassa solida - continua a sostenere, come sottolineato anche nella fase di consultazione pubblica con un documento trasmesso ai ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la necessità di rendere ancora più centrale la posizione delle biomasse e delle agro-energie nella Strategia Energetica Nazionale.

"Queste fonti rinnovabili hanno delle caratteristiche uniche che non possono essere ignorate, soprattutto guardando al contributo sotto il profilo socio-economico, ambientale, di gestione del territorio e di integrazione sinergica con il mondo agricolo e forestale" aggiunge Tonon. 

"Non possiamo che condividere, quindi, le preoccupazioni espresse dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e, in particolar modo, dal Sottosegretario On. Giuseppe Castiglione circa la poca attenzione che nella SEN è stata data a queste risorse e auspichiamo che si possa correggere questa rotta con i successivi decreti attuativi, in modo da riequilibrare e dare il giusto peso a questo settore, che garantisce livelli occupazionali più elevati rispetto a ogni altra fonte rinnovabile per tutta la durata dell'investimento."

Inoltre, l'Associazione sottolinea i punti di forza dei propri impianti che, grazie alla loro azione sul territorio e alla loro struttura, consentono di mitigare i costi e i danni ambientali in relazione ai rischi naturali. Per questo, secondo EBS, un'apertura della SEN a questo settore con una visione di lungo periodo contribuirebbe a riaccendere la fiducia degli investitori per una tecnologia, come la generazione elettrica da biomasse solide, già in passato oggetto di provvedimenti incoerenti.


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giovedì 16 novembre 2017

Normativa. LEGGE DI STABILITÀ - Sicurezza istituti, basta presidi in carcere: il Senato

LEGGE DI STABILITÀ - Sicurezza istituti, basta presidi in carcere: il Senato ha la possibilità di cambiare la legge

Tre distinti emendamenti al disegno di legge n. 2960, di ispirazione Udir e presentati da parlamentari di diversi raggruppamenti politici, sono all'esame della Commissione Bilancio del Senato: l'obiettivo è esentare "i dirigenti scolastici italiani da qualsiasi responsabilità, onere civile, amministrativo e penale" derivanti dai danni strutturali degli edifici scolastici da loro diretti, laddove abbiano tempestivamente richiesto alle autorità locali proprietarie dell'immobile l'intervento, "sia strutturale che di manutenzione" utile ad "assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso". Inoltre, i capi d'istituto avrebbero facoltà di inibire porzioni di spazi didattici sino anche all'intera Istituzione scolastica ed educativa, senza incorrere in pregiudizio alcuno, quindi senza più rischiare, come accade oggi, il reato d'interdizione di pubblico servizio.

Marcello Pacifico (presidente Udir): Adottare queste modifiche di nostra ispirazione condurrebbe verso indiscutibili vantaggi per chi gestisce oggi le scuole a costo di finire alla sbarra pur non avendo alcun margine di operatività e gestione delle risorse utili agli interventi. Primo tra tutto, quello di fornirgli la possibilità di procedere con la chiusura delle scuole non sicure, senza rischiare una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Oltre a responsabilizzare gli enti locali, che non sempre agiscono con tempestività, proprio perché sanno che le norme vigenti sono a loro vantaggio. Nei giorni scorsi, a seguito della grazia del presidente Mattarella al preside Livio Bearzi, in tanti si sono prodigati nel dire che era sacrosanta e bisognava cambiare le norme: ora, abbiamo la possibilità di farlo.


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venerdì 10 novembre 2017

Normativa: Disegno di legge di bilancio 2018: Aqua Italia chiede il rinnovo dell'Ecobonus al 65%

Aqua Italia: Proposta di emendamento al disegno di legge di bilancio 2018

Milano, 10 novembre 2017 - Il Disegno di legge di bilancio 2018, attualmente al vaglio da parte del Governo, prevede la riduzione dell'incentivo Ecobonus dal 65% al 50% per gli interventi sugli impianti termici.

Aqua Italia (Associazione costruttori trattamenti acque primarie federata Anima-Confindustria) chiede che gli attuali bonus del 65% vengano mantenuti rimarcando che nell'incentivazione energetica siano compresi i prodotti ed apparecchiature per l'efficienza e la pulizia degli impianti termici. 

La norma in questione, priva di impatto finanziario in quanto tali prodotti sono già compresi nei decreti attuativi, avrebbe il pregio di ribadire in sede normativa primaria l'importanza della manutenzione periodica ed efficienza degli impianti termici nonché sostenere un settore che ha appena registrato segnali di ripresa dopo anni di situazione stagnante.

"Il settore degli impianti e apparecchiature per le acque primarie civili ha finalmente visto nel 2016, segnali di ripresa grazie al traino del settore edilizio. - afferma il Presidente di Aqua Italia, Lauro Prati - Diminuire l'incentivo potrà creare una pericolosa inversione di marcia per le aziende del settore che rappresento."




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martedì 7 novembre 2017

Normativa. Legge Bilancio, Decaro (Anci): "C'è spinta su investimenti"

LEGGE BILANCIO: DECARO (ANCI), C'È SPINTA SU INVESTIMENTI

"Se le maggiori criticità sono quelle relative alla spesa corrente, con la legge di bilancio arrivano segnali positivi sugli investimenti, seppur ancora non del tutto sufficienti. Si può fare uno sforzo in più e continuare a sostenere questa crescita, anche alla luce del fatto che gli investimenti nel 2016 non sono calati, come affermano i numeri 'freddi': la diminuzione rispetto all'anno precedente è dovuta al fatto che il 2015 è stato l'anno di chiusura del ciclo di finanziamento europeo, con conseguente picco degli investimenti soprattutto al Sud". 

Lo ha precisato il sindaco di Bari e presidente dell'Anci, Antonio Decaro, davanti alle commissioni bilancio riunite di Camera e Senato.

"La ripresa degli investimenti locali è evidente", ha ricordato Decaro. "Abbiamo maggiori spazi finanziari per 200 milioni, con un passaggio da 700 a 900 milioni. Ci sono inoltre 150 milioni in più di fondi per le città medie nel 2018, che diventano 300 nel 2019 e 400 nel 2020, mentre raddoppia da 10 a 20 milioni la pur esigua dotazione della legge sui piccoli Comuni per il 2018. Il bando periferie viene finanziato con 60, 100 e 150 milioni tra il 2018 ed il 2020. Infine, non è in legge di bilancio ma va riconosciuto che i fondi del bando aree degradate passano da 60 a 200 milioni, consentendo di riaprire e far scalare la graduatoria. Insomma la spinta per la ripresa, in parte, viene sostenuta. Rimane necessario – conclude Decaro - consolidare questa ripresa, liberando risorse da immettere nel ciclo economico. Per questo chiediamo di aumentare ulteriormente gli spazi finanziari messi a disposizione dallo Stato, da 900 a 1200 milioni".

Decaro, insieme alla delegazione dell'Anci ricevuta in Senato, ha poi incontrato i capigruppo Luigi Zanda (Pd), Paolo Romani (Fi-Pdl) e Gaetano Quagliariello (Fl). 

Roma, 7 Novembre 2017


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sabato 4 novembre 2017

COGNOME DELLA MADRE. A UN ANNO DALLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE N.286/2016”


"A UN ANNO DALLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE N.286/2016"

COGNOME DELLA MADRE


InterClubZontaItalia e Rete per la Parità invitano alla conferenza stampa per la celebrazione del primo anniversario della sentenza n. 286/2016 della Corte costituzionale sul cognome della madre e il diritto all'identità.


L'assegnazione del solo cognome paterno per legge è in contrasto con il principio di parità e con il diritto all'identità delle persone – alle quali devono essere riconosciute entrambe le origini: un anno fa, l'8 novembre 2016, la Corte costituzionale, con la sentenza n. 286/2016 ha dichiarato illegittima l'automatica attribuzione del solo cognome paterno alla prole.


La conferenza stampa si terrà mercoledì 8 novembre nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, Via della Missione, 4 a partire dalle ore 11.30.


MODALITA' DI ACCREDITO

Gli organi di stampa che desiderino accreditarsi dovranno inviare all'indirizzo mail zontaparioli3@tin.it entro il 6 novembre alle ore 11.00 una richiesta di accredito contenente i seguenti dati:
  • nome e cognome;
  • luogo e data di nascita
  • strumenti a seguito:cinepresa, macchina fotografica
  • testata giornalistica;
  • recapito telefonico;
  • numero della tessera di giornalista;
  • numero e tipo del documento di riconoscimento.
Link area dedicate: 
www.reteperlaparita.it/aggiornamenti-al-25-ottobre

AMBIENTE: MANOVRA, M5S: "SCOMPAIONO SOLDI PER RIFIUTI E TERRA DEI FUOCHI. VERGOGNA"

MANOVRA, M5S: "SCOMPAIONO SOLDI PER RIFIUTI E TERRA DEI FUOCHI. VERGOGNA"


Roma, 4 novembre 2017 - "Il diavolo si annida nei dettagli. Negli articoli della legge di Stabilità, diremmo oggi, dopo aver visto che nella distrazione generale tra una polemica e l'altra, il governo vuole  ridurre i fondi per i rifiuti e la terra dei Fuochi". La denuncia è della senatrice del MoVimento 5 Stelle Paola Nugnes, della Commissione Ambiente e della commissione Bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. 

"Nella legge in discussione al Senato c'è infatti una riduzione di 170 milioni nel 2018, concentrati soprattutto nel programma prevenzione e gestione dei rifiuti. Vengono meno i 147 milioni predisposti nel 2017 per per la realizzazione degli interventi previsti dal piano straordinario della regione Campania nei comuni della Terra dei Fuochi. A questo punto ci aspettiamo  barricate da parte del governatore della Campania De Luca,  indignazione da parte della Commissione Ecomafie d'inchiesta dato che da pochi giorni si è conclusa la missione della Commissione in Campania, e si è avuto modo di constatare lo stato persistente di gravità della Terra dei fuochi. Ma evidentemente è vietato disturbare il manovratore". 

"Il piano straordinario della Regione Campania è stato annunciato lo scorso luglio con cui si destinano circa 40 milioni di euro per il progetto di contrasto ai roghi e agli sversamenti abusivi nella terra dei fuochi l'apertura di 4 centri interforze, a Marcianise, Mondragone, Giugliano e Massa di Somma, la riqualificazione dei siti regionali oggetto di sversamenti abusivi, l'apertura di discariche dedicate ai rifiuti speciali e scarti industriali, l'avvio della gara per l'acquisto di droni per il controllo del territorio dall'alto. Ecco, un annuncio, per l'appunto. Buono a strappare qualche titolo sui giornali ma pronto a scomparire dall'agenda delle priorità appena bisogna passare ai fatti", conclude la senatrice Nugnes.


venerdì 3 novembre 2017

Normativa: ACQUA: UTILITALIA, FANGHI IN AGRICOLTURA "PARLAMENTO APPROVI DDL"

ACQUA: FANGHI IN AGRICOLTURA "PARLAMENTO APPROVI DDL"
Trattamento fanghi e allontanamento delle acque sono "attività di pubblico interesse"


Utilitalia esprime apprezzamento per il lavoro compiuto dalla Commissione Territorio del Senato, che ha licenziato il DDL recante "Delega al Governo per la modifica della normativa in materia di utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura", primo firmatario il Senatore Luis Alberto Orellana e Relatore il Senatore Stefano Vaccari.

"Auspichiamo che il Parlamento possa rapidamente approvare tale ddl, perché riteniamo che costituisca un passo avanti verso un aggiornamento normativo divenuto oramai improcrastinabile, non solo perché la norma di riferimento, il D.lgs. 99/92, è una norma datata oltre 20 anni, ma anche in relazione ai diversi pronunciamenti giurisprudenziali intervenuti in materia". 

"Rimaniamo intanto in attesa del decreto ministeriale di aggiornamento degli allegati tecnici della sopra citata norma, che auspichiamo venga pubblicato in Gazzetta quanto prima, in quanto consentirebbe di avere, sin da subito, un primo quadro normativo di riferimento, che è esattamente ciò di cui hanno bisogno le imprese Associate, per poter operare al meglio".  

Utilitalia ricorda che i fanghi di depurazione rappresentano l'inevitabile prodotto del processo depurativo delle acque reflue urbane: se si depura, si producono fanghi. Un'appropriata produzione di fanghi rappresenta dunque la testimonianza del corretto funzionamento di un impianto. Poiché l'allontanamento delle acque reflue ed il loro trattamento rappresentano un'attività di pubblico interesse, tale deve essere considerata, parimenti, anche la gestione ed il recupero/smaltimento dei fanghi contestualmente prodotti.  

La produzione totale di fanghi in Italia riportata da ISPRA nel Rapporto Rifiuti Speciali 2017 ammonta a circa 3 milioni di tonnellate (di fango tal quale). Nel 2016 Utilitalia ha prodotto una raccolta dati, presso le proprie Associate, relativa alla produzione di fanghi (riferita al 2015), alla loro destinazione finale e alla loro caratterizzazione qualitativa. I risultati di tale indagine sono riportati in una pubblicazione disponibile anche on line.

Lo studio ha censito una produzione di fanghi pari a 395.132 t di sostanza secca, corrispondenti ad una popolazione complessivamente trattata di 35 milioni abitanti residenti. Considerando una popolazione totale trattata di 75,2 milioni di abitanti equivalenti (dato Istat) l'analisi ha riguardato il 46,5% della potenzialità complessiva di tutti gli impianti di depurazione in Italia. Si può quindi stimare una produzione di fanghi complessiva di  850.000 t (di sostanza secca).

mercoledì 1 novembre 2017

Approvata dalla Commissione Trasporti la proposta di legge sul carpooling: BePooler in prima linea per offrire alle aziende un valido strumento per condividere i viaggi di lavoro

La Commissione Trasporti, durante la scorsa settimana, ha approvato la prima proposta di legge sul carpooling in Italia, un passo rilevante per quanto riguarda la riforma del settore mobilità in ottica intelligente ed ecosostenibile
Lo afferma il deputato del Partito Democratico Paolo Gandolfi, membro della Commissione Trasporti e relatore della legge, che ha considerato questo nuovo emendamento come un decreto importante che aiuterà concretamente aziende, privati e autorità locali a risolvere i problemi legati all'inquinamento atmosferico, al traffico e alla sicurezza sulle strade. 
La proposta di legge, approvata all'unanimità dalla Commissione, segna in maniera decisiva l'impegno del Governo in tale direzione e anticipa un trend coerente con la sempre maggiore adesione al carpooling da parte di aziende e dipendenti.
"Adesso tocca alle imprese! – ha commentato in proposito Andrea Moglia, General Manager di BePooler Italia – Infatti è necessario che sempre più aziende inizino a considerare il carpooling come la soluzione di mobilità ideale per i dipendenti che sono oggi gravati del pesante fardello del tragitto casa lavoro in auto singola. Tra i benefici distintivi della proposta di legge, è prevista l'introduzione di un credito d'imposta a favore dei gestori di piattaforme per il carpooling, come appunto BePooler, per aumentare la sicurezza del servizio, dando accesso agli archivi per controllare la validità delle patenti dei propri drivers e le condizioni di viaggio delle auto come la copertura assicurativa e l'adesione ai programmi di revisione dell'auto. Un modo, questo, per garantire a tutti i terzi trasportati un servizio sicuro e rispettoso del Codice della strada".
Il carpooling di BePooler in quest'ottica è un perfetto strumento di welfare aziendale e contribuisce in maniera decisiva a migliorare le condizioni economiche dei commuters di un'azienda. Infatti, potendo condividere il tragitto casa-lavoro insieme ad un proprio collega, i carpoolers riescono a contenere le spese e a raccogliere gli incentivi che l'azienda decide di destinare al sostegno della mobilità dei propri dipendenti, generando un concreto beneficio economico in termini di incremento della capacità di spesa per il dipendente da utilizzare convertendola in altri flexible benefit o in vantaggi monetari diretti.

BePooler nasce in Svizzera nel 2015 dalla semplice ma innovativa idea di fornire alle imprese e ai singoli utenti un modo veloce e sicuro per condividere il viaggio verso il proprio luogo di lavoro, riducendo così il traffico, le spese, l'utilizzo di veicoli privati e l'inquinamento urbano. In pochi anni, BePooler diventa l'azienda leader nel campo del corporate car pooling, con particolare riferimento ai pendolari della Svizzera italiana. 

Nel Canton Ticino e in Italia ha, infatti, già raggiunto oltre 2.500 utenti e 20 aziende che hanno percorso oltre di 700.000 km condivisi con un risparmio effettivo cumulato di oltre 250.000 CHF. 

L'azienda opera con una piattaforma tecnologica di assoluta avanguardia, con attenzione maniacale alla user experience dei pendolari, interfaccia utente di grande facilità d'uso e, al contempo, versatile e personalizzabile. 

BePooler è, dunque, la soluzione tecnologica più completa per la gestione del viaggio ad oggi esistente sul mercato: dalla condivisione del percorso, alla prenotazione del parcheggio e al rimborso spese del guidatore.


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LexDo.it: la startup che rompe gli schemi del mercato legale tradizionale

LexDo.it rivoluziona un settore costoso e spesso incomprensibile, lanciando in Italia una soluzione semplice, affidabile ed economica per rispondere in modo innovativo a qualsiasi esigenza legale di imprese e famiglie.

Milano  LexDo.it è una startup nata nel 2015 e leader in Italia della Legal Tech, soluzioni legali innovative che permettono a chiunque di tutelare la propria impresa o famiglia in modo semplice e ad un prezzo economico. La startup ha appena lanciato nuovi abbonamenti annuali, che, grazie ad un software altamente automatizzato, includono sia documenti legali personalizzati e sempre a norma che consulenze con avvocati su qualsiasi tematica legale a soli 99€+IVA all'anno. L'obiettivo è quello di offrire un punto di riferimento unico e sempre disponibile per chi non vuole o non può accedere al mercato legale tradizionale.

Il modello legale tradizionale spesso non è adatto alle esigenze di startup, piccole medie aziende o lavoratori freelance. Bisogna trovare un professionista esperto nella materia specifica, ottenere un appuntamento, presentargli il problema e attendere di ricevere una risposta. Il compenso? Poco chiaro e variabile, non solo in base al caso, ma anche al professionista e al luogo. Come spiega Giovanni Toffoletto, uno dei co-fondatori di LexDo.it, "liberi professionisti e PMI intuiscono di aver bisogno di servizi legali, ma spesso pensano che non valga la pena rivolgersi ad uno studio. Spesso cercano di fare da soli con consigli e documenti trovati su internet, rischiando di commettere gravi errori e di incorrere in futuri costi e sanzioni".

La Legge come un Servizio (Laas). Grazie al software LexDo.it è in grado di ribaltare il modello tradizionale, generando in pochi minuti con una semplice intervista guidata contratti personalizzati e a norma per ogni esigenza (lavoro, tutela marchi o brevetti, documenti per realizzare siti web, contratti per servizi e molto altro). 

Niente appuntamenti, gli utenti possono creare contratti comodamente da casa, 24h su 24 e 365 giorni all'anno. Se serve un consiglio o un parere per un caso complesso è sempre possibile parlare con un avvocato: a trovare l'esperto in materia ci pensa il software in meno di 48 ore. E il costo è sempre chiaro fin da subito e con una politica soddisfatti o rimborsati al 100%.

Il nuovo modello sta già riscontrando successo e LexDo.it sta crescendo in modo esponenziale. La società ha recentemente acquisito un suo concorrente trovacontratto.com e dal lancio ha già generato più di 67.000 documenti per aziende e privati in Italia e non solo. 

L'idea ha ricevuto un primo investimento di 100.000 euro ed è stata premiata da un bando di Regione Lombardia per l'innovazione da 65.000 euro, che utilizzerà per continuare a rinforzare la propria squadra di ingegneri e avvocati.

Per saperne di più:
Sito Web: https://www.lexdo.it/
Email: corporate@marcopolosolutions.it

Tabella riassuntiva LaaS vs. servizio legale tradizionale




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